Ricette vegetariane, la storia ci insegna tanto, facciamone tesoro

In questo articolo troverai molte informazioni sulle ricette vegetariane e su come questo regime alimentare influisce su salute, mente e corpo.

Anche se in misura minore rispetto a qualche anno fa, è ancora opinione comune che il vegetarianesimo e il veganesimo siano una moda ispirata dalla cultura orientale, giunta in occidente nel secolo scorso per mezzo dei tanti movimenti di contestazione e rifiuto della civiltà capitalistica.

Eppure l’astinenza dalle carni ha origini antiche ben radicate nella nostra cultura, sia religiosa che filosofica: persino il cristianesimo non è estraneo al vegetarianesimo.

Lo dimostrano le numerose figure antiche e moderne, che hanno assunto una dieta vegetariana molto prima che tale dieta venisse considerata una “moda”.

« Mangiare carne è innaturale quanto la pagana adorazione dei demoni. Io vivo di pane e olive, ai quali aggiungo solo di rado qualche verdura. »

Omelie Clementine, XII, 6 rec. VII, 6 in un brano attribuito a San Pietro. Altre testimonianze del regime vegetariano le ritroviamo fra i più grandi filosofi e scienziati della storia, come Pitagora, Socrate, Ippocrate, Leonardo da Vinci. Nessuno di loro mangiava carne.

ricette vegetariane

Vegetariani e vegani in aumento: in Italia l’8,9% della popolazione cucina ricette vegetariane

Secondo le più recenti stime Eurispes, negli ultimi anni il numero di persone che ha scelto la dieta vegetariana o vegana è in continuo aumento.

In Italia questo numero è rappresentato dall’ 8,9% della popolazione ed è suddiviso fra vegani (2,2%) e vegetariani (6,7%).

Le ragioni che spingono gli italiani a scegliere esclusivamente piatti vegetariani o vegani hanno a che fare principalmente con la salute e l’amore per gli animali, ma in percentuale minore anche con l’ambiente, la filosofia di vita e la forma fisica.

Una curiosità? La maggioranza è tutta al femminile!

Il boom delle ricette vegetariane in Italia, ecco i più quotati

Versatili e ricche di sapore, le ricette vegetariane sanno facilmente stupire rendendo le variazioni di piatti tradizionali, senza carne e pesce, leggere e ricche di gusto.

Un esempio pratico? La carbonara, piatto amatissimo della tradizione italiana. Ebbene, la versione vegetariana della carbonara (che ha anch’essa moltissime varianti) può soddisfare anche i palati più esigenti con un gusto pieno, deciso ma molto più light del piatto classico.

Ed è proprio questo che decreta il recente successo della cucina vegetariana anche in Italia: riesce a trarre ispirazione dalla dieta onnivora proponendo alternative vegetali senza sacrificare il gusto.

Non stupisce quindi che la cucina vegetariana si stia diffondendo velocemente, proprio per quella voglia di scoprire nuovi sapori: via libera allora alla pasta al forno in versione vegetariana, vegana o senza glutine, o alle torte salate vegetariane, o addirittura le polpette vegetariane e le zucchine ripiene vegetariane.

Cresce anche, parallelamente la richiesta di cibo a domicilio, che vede il successo delle ricette vegetariane veloci e gustose direttamente a casa tua.

Infine è in aumento, nel nostro bel paese, la domanda di prodotti alternativi alle carni, che sono sempre più spesso sostituiti da secondi piatti vegetariani a base di soia, tofu, seitan o muscolo di grano.

Fra i secondi vegetariani un posto speciale va agli hamburger vegetariani, perfetti per chi non vuole rinunciare a gusto del fast food, ma numerosi anche i secondi vegetariani a base di verdure, sani e gustosi.

È il caso per esempio del polpettone vegetariano: una sperimentazione estremamente interessante dalla cucina vegetariana.

Dubbi? Provate queste cotolette di zucca o di zucchine per farvi un’idea su come semplici ortaggi possano essere trasformati in deliziose e irresistibili ricette!

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Nella cucina vegetariana le verdure non sono un semplice contorno

Anche se siamo abituati ad utilizzarle solo come contorni, le verdure si prestano egregiamente a numerose preparazioni gastronomiche: si possono assortire numerosi antipasti vegetariani, leggeri (come la salvia o cedro in pastella) o belli ghiotti, come i peperoni ripieni vegetariani o le zucchine ripiene vegetariane.

Basta un po’ di fantasia per cucinare in modo appetitoso le verdure: il segreto è scegliere materie prime fresche, di ottima qualità e di stagione.

Per insaporire le verdure bisogna imparare a condirle nella maniera giusta: è con piccoli gesti che la verdura assume un sapore invitante e goloso.

Anche il semplice pinzimonio, se accompagnato da salse gustose e nutrienti, può trasformarsi in un antipasto goloso.
Divertitevi a sperimentare la vinagrette, un condimento di origine francese a base di aceto, olio, sale e pepe che mescolati con una frusta creano un’ emulsione liscia e profumata: otterrete una crema ideale per insaporire in modo creativo le verdure sia crude che cotte.

Se non siete amanti dell’aceto sostituitelo con il limone, aggiungete spezie ed erbe aromatiche.
Un valido alleato per rendere speciali le verdure in modo sano è la salsa tamari, più pregiata rispetto alla salsa di soia: senza glutine, povera di sale e molto utilizzata nella cucina macrobiotica, vi permetterà di rendere gustose anche le più semplici preparazioni.

Semi e frutta secca si prestano benissimo per arricchire le verdure sia dal punto di vista nutrizionale che per quanto riguarda il sapore.

Preparare piatti vegetali è davvero molto semplice, provateci e divertitevi a sperimentare.

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Le ricette vegetariane e vegane salveranno il pianeta?

Consideriamo che il 23% delle emissioni di gas a effetto serra derivano dalla deforestazione e dalle trasformazioni del suolo connesse all’agricoltura industriale e, quindi, alla nostra dieta. È palese che scegliere di cucinare pasta vegetariana al posto del ragù di vitello è a tutti gli effetti un gesto d’amore per il pianeta.

Purtroppo la piccola comunità dei vegani non fa una grande differenza attualmente.

Solo se tutto il mondo smettesse di mangiare carne entro il 2050, le emissioni riuscirebbero a diminuire del 60%.
Ciononostante, una nuova corrente si sta diffondendo, si chiamano flexitariani: sono persone che si definiscono vegane o vegetariane, ma in modo flessibile.

Creata dal nutrizionista Dawn Jackson Blatner, la dieta flexitarian è un regime alimentare molto flessibile basato principalmente sul consumo di piatti vegetariani, con l’eccezione di tanto in tanto di un consumo di alimenti di origine animale.

Per prendersi cura della loro salute, i flexitariani solitamente evitano tutti i derivati animali per 4 o 5 giorni a settimana consumando principalmente primi piatti vegetariani, hamburger vegetariani, frutta e verdura di stagione.

Questo modello nutrizionale, che ha conquistato tutto il mondo, secondo gli esperti essere potrebbe aiutare a ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti e migliorare notevolmente la salute di chi riduce il consumo di carne.

Meno rigidi e radicali di vegani e vegetariani, i flexitariani seguono gli stessi principi, rispettando gli animali e l’ambiente e la loro filosofia alimentare sembra avere molto successo grazie alla possibilità di non seguire le regole rigide e radicali.

Oggi nel mondo sono circa 18 milioni i flexitariani dichiarati.

Puntano sulla qualità dell’alimentazione e vogliono preservare l’ambiente e la loro salute. L’età media è compresa nella fascia tra i 40 e i 50 anni, ma c’è anche una percentuale di giovani tra i 20 e i 30 anni.

Attraverso l’alimentazione possiamo proteggere la natura, gli animali e noi stessi

Nel corso degli anni è cambiato il modo di produrre e di distribuire il cibo. In particolare, negli ultimi decenni la globalizzazione dell’industria alimentare ha intensificato l’economia del cibo estremizzando al massimo i consumi, a discapito ovviamente della qualità dei prodotti.

La diffusione dei grandi centri commerciali ha “ucciso” le piccole realtà, con la conseguente scomparsa delle botteghe che lavoravano quasi esclusivamente prodotti “locali”.

Il nostro cibo viaggia per centinaia/migliaia di chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole. Gli allevamenti intensivi, con le nuove tecnologie alimentari che riescono a ingrassare un animale in pochissimo tempo, hanno purtroppo implementato i cambiamenti ambientali che tanti problemi stanno causando al nostro bellissimo pianeta.

Grazie alla tendenza delle ricette vegetariane, si riscontra un dato positivo, è tornato in voga l’uso dei prodotti a Km zero. Grazie a questa “nuova-vecchia” tendenza, si stanno riscoprendo prodotti genuini, gusti e sapori che pensavamo perduti.

La riscoperta della stagionalità dei prodotti sta diventando importante nella scelta degli alimenti, le persone cominciano a scegliere prodotti in linea con la stagione preferendo la freschezza alla conservazione a lungo tempo.

Non abbiamo più molto tempo per modificare le nostre abitudini a favore delle pratiche etiche, il pianeta ci chiede di salvarlo. Le ricette vegetariane ma il generale l’alimentazione sono armi formidabili a difesa dell’intero ecosistema mondiale.