Continua il nostro approfondimento sulle etichette: oggi scopriamo insieme gli ingredienti più comuni dei detersivi per il bucato
C’era una volta il lavatoio del paese, dove le donne andavano a lavare i panni e nel migliore dei casi disponevano di sapone di Marsiglia e lisciva di cenere.
Oggi fare il bucato è tutta un’altra storia: un’operazione veloce e semplice, con prodotti d’ogni genere che garantiscono un pulito perfetto e una profumazione duratura.
Sembra un progresso, ma non è tutto oro quello che luccica.
Le aziende produttrici di detersivi per il bucato non sono obbligate a scrivere tutti gli ingredienti della composizione in etichetta.
Le informazioni complete in teoria dovrebbero essere reperibili sul sito aziendale, ma non è sempre così semplice trovarle e questo rende ancora più difficile essere consapevoli di ciò che stiamo utilizzando per lavare i nostri indumenti.
Ad ogni modo, i simboli di pericolo e le norme di sicurezza riportate sulla confezione sono un valido aiuto per capire se un prodotto è potenzialmente pericoloso.
La maggior parte dei detersivi per lavatrice contengono ingredienti potenzialmente tossici e altamente inquinanti.
I detersivi per il bucato non sono più composti solo da sapone; contengono invece diversi composti chimici che, è vero, hanno risultati eccellenti e ci permettono di lavare tutti i capi colorati in un solo lavaggio, con fragranze floreali che durano per giorni e giorni.
40/50 lavaggi in lavatrice per una spesa di pochi euro. Ma con quali conseguenze?
La nostra pelle a contatto con i vestiti assorbe quantità di detersivo che possono provocare irritazioni della pelle come eruzioni cutanee, prurito, infiammazioni e dermatiti.
I composti chimici contenuti in alcuni prodotti per il bucato inquinano mari e fiumi danneggiando l’equilibrio naturale di ogni forma di vita, per non parlare delle confezioni di plastica che ritroviamo nei mari, nei fiumi, nei boschi.
Vediamo insieme quali sono gli ingredienti riportati sull’etichetta di un popolare detersivo liquido per il bucato:
Tensioattivi
Anche se aumentano il potere detergente del prodotto, la maggior parte dei tensioattivi utilizzati sono sintetici, quindi non presenti in natura. I più pericolosi (e anche i più frequenti purtroppo) sono:
SLES, sodio lauril etere solfato e SLS, sodio lauril solfato, che abbiamo già incontrato nelle etichette del dentifricio. Sono potenzialmente cancerogeni.
Tensioattivi tollerabili sono invece:
- Sodium cocoyl sulfate, biodegradabile, di origine vegetale e piuttosto efficace sulla macchie grasse
- Alchilpoliglucoside, di origine vegetale ideale per rimuovere lo sporco difficile
- Cocamidopropyl betaina, di origine vegetale, addolcente, protegge la cute dall’aggressione dei tensioattivi più aggressivi
Benzisothiazolinone e methylisothiazolinone
Si tratta di sostanze fortemente allergizzanti e tossiche per l’uomo.
I profumi sono sostanze sintetiche, aggiunte ai detersivi per ottenere un potente e duraturo odore di pulito e per coprire i poco piacevoli odori dei tensioattivi.
Non hanno una funzione fondamentale e potrebbero tranquillamente essere sostituiti dagli oli essenziali, che però risultano molto più costosi. Chi soffre di allergie non dovrebbe assolutamente utilizzare i detersivi che contengono profumazioni sintetiche.
Gli enzimi
Sono proteine utili a sciogliere lo sporco; sono biodegradabili ma ottenute da ceppi batterici ogm.
Butylphenyl methylpropional
Si tratta di conservanti, che rappresentano un rischio di sensibilizzazione cutanea per l’uomo; potrebbero inoltre alterare la normale funzionalità ormonale dell’apparato endocrino. Sono considerati potenzialmente cancerogeni.
Limonene e linalool sono gli unici ingredienti tollerabili in un detersivo per il bucato.
Le etichette dei detersivi sono davvero complicate da decifrare.
Una cosa però ci aiuta: i produttori di detersivi ecologici e bio, che non hanno nulla da temere, di solito elencano sull’etichetta tutti gli ingredienti presenti nel prodotto.
In quel caso, possiamo fidarci!
Segui la nostra rubrica Hai letto l’etichetta per capire bene cosa c’è scritto sulle etichette dei prodotti che utilizzi tutti i giorni.