Continua il nostro percorso di approfondimento delle etichette alimentari. Oggi parliamo di birre!
Partiamo da un concetto semplice semplice: una buona birra dovrebbe contenere solo questi quattro ingredienti:
- Acqua
- Malto (Orzo o frumento)
- Luppolo
- Lievito
In Germania sono gli unici ingredienti ammessi, e solitamente li troviamo così elencati nelle migliori birre artigianali.
Eppure per gran parte delle birre in commercio la situazione è molto diversa
L’impiego di additivi e conservanti potrebbe essere completamente abolito anche dai produttori industriali di birra; ma questo comporterebbe un adeguamento in termini di qualità della materia prima, imbottigliamento con materiali adeguati, maggiore attenzione alla pulizia di ambienti e macchinari.
Aggiungere elementi chimici dannosi per la salute, a quanto pare, risulta più semplice per gran parte dei produttori.
Se compriamo birra al supermercato quindi, è necessario prestare grande attenzione all’etichetta.
Le bevande alcoliche sono esenti dall’obbligo di riportare l’elenco completo degli ingredienti sull’etichetta
Devono essere indicati solo gli ingredienti considerati “allergeni” e questo rende meno trasparente la composizione effettiva del prodotto, consentendo ai produttori di nascondere e/o camuffare l’utilizzo di materie prime scadenti.
Non è raro ad esempio, che ingredienti fondamentali come il malto d’orzo siano sostituiti con surrogati vari (in questo caso: riso, cereali) e che per prolungare i tempi di conservazione della bevanda intervengano invece additivi chimici.
Come scegliere quindi la birra giusta? Ecco alcuni consigli utili
Occhio alla confezione
- Il vetro scuro è la soluzione più adatta a preservare la birra, quello trasparente, no. Evitate anche lattine e fustini
- Se sull’etichetta sono indicati malto d’orzo, frumento, segale o avena, possiamo considerarli ingredienti di qualità; mais o riso sono invece usati per la produzione massiva di birra; hanno un costo più basso e indicano scarsa qualità del prodotto
- Leggiamo (sempre!) dove è prodotta e chi la produce
- Regola generale: meglio le birre biologiche e le artigianali
- Meglio evitare prodotti troppo economici
Vediamo ora le informazioni che troviamo sulle etichette delle bottiglie o delle lattine di birra
- La denominazione di vendita
- Il volume
- Il grado alcolico
- Il numero di lotto
- Il termine minimo di conservazione. (“Da consumarsi preferibilmente entro” indica che il prodotto potrebbe cambiare le qualità organolettiche, ma il consumo della birra per il tempo immediatamente successivo al termine indicato non rappresenta un rischio per la salute del consumatore, quindi non sprecare!)
- Il nome e la sede del produttore e/o dell’imbottigliatore
- L’indicazione di eventuali ingredienti che provocano allergie o intolleranze
Nella produzione della birra è consentito l’uso di estratti di malto torrefatto ed altri additivi alimentari. Vediamo quindi cosa dobbiamo assolutamente evitare e cosa si può tollerare senza esagerare.
Lista additivi da evitare assolutamente!
Additivo | Descizione |
E 150 a/b/c | Si tratta di Caramello ottenuto trattando gli zuccheri con il calore e sostanze chimiche come acido solforico o ammoniaca. Non è assolutamente da considerarsi naturale. Questi coloranti artificiali sono potenzialmente cancerogeni per l’uomo |
E 224 | Si tratta di metabisolfiti di Potassio, conservanti e decoloranti noti come solfiti derivati dell’anidride solforosa. Sono irritanti, tossici e possono causare broncospasmi negli individui asmatici |
E 220 | Si tratta di anidride solforosa, oltre che nella birra lo troviamo nei sottaceti, nella frutta secca e nel vino. E’ un conservante sbiancante. Risulta essere tossico e allergenico. La presenza di E 220 non viene sempre indicata in etichetta perciò è facile superare la dose giornaliera ammissibile dalla legge |
E 414 Gomma D’Acacia | Il consumo di eccessive quantità di questo additivo, potrebbe causare reazioni allergiche flatulenza e gonfiore, meglio evitare |
E950 L’ Acesulfame K | Dolcifica come l’aspartame e non sviluppa calorie. Può causare disturbi come la diarrea, o provocare insulinoresistenza |
E951 | Si tratta dell’aspartame, ed è cancerogeno |
E405 Alginato di 1.2 Propandiolo | Può causare allergie e ipersensibilità. Se assunto in grande quantità può causare disturbi epatici e riduzione dell’assorbimento di vitamine e minerali |
E954 Saccarina e Sali di Na K e Ka | È un edulcorante artificiale, dolcificante e senza calorie. Potenzialmente cancerogeno |
N.B. È bene preferire sempre birre di qualità, artigianali e biologiche, o comunque poco addizionate con questi additivi non indispensabili per un buon prodotto.
Lista additivi che possiamo tollerare, ma non troppo!
Additivo | Descizione |
E 300 Acido L-ascorbico | Più conosciuto come vitamina C di sintesi. Come additivo funge da antiossidante che impedisce l’imbrunimento |
E 120 Nota Cocciniglia | È un colorante rosso, ricavato da un insetto che appartiene alla famiglia della coccoidea. Non è vegano e può causare allergie |
E 325 Lattato di Sodio | Sale sodico dell’acido lattico. È generalmente usato come conservante contro funghi e lieviti e per aumentare la stabilità degli anti-ossidanti. Non è considerato pericoloso per la salute, ma comunque non dovrebbe essere presente in una birra di qualità |
E 270 Acido Lattico | Un additivo che serve a bilanciare il PH del mosto di birra. Non è considerato pericoloso per la salute, ma comunque non dovrebbe essere presente in una birra di qualità |
E 441 Colla di Pesce | Viene impiegata nel processo di chiarificazione della birra, è un possibile allergenico e ovviamente non è adatto ai vegani |
E400 – E404 Acido Alginico e Sali | Sono addensanti, stabilizzanti, gelificanti, Non sono pericolosi per la salute, ma comunque non adatti per la produzione di birre artigianali di qualità |
Segui la nostra rubrica Hai letto l’etichetta per capire bene cosa c’è scritto sulle etichette dei prodotti che utilizzi tutti i giorni.