L’etichetta del deodorante va letta e allo stesso tempo compresa per bene, analizziamola insieme
Sudiamo tutti. Sudare è normale: ma è anche normale voler restare freschi, puliti e profumati!
Ecco perché è importante conoscere l’etichetta del deodorante che usiamo. Un alleato indispensabile per combattere gli sgradevoli odori corporei.
Ma ti sei mai chiesto cosa c’è nel tuo deodorante? Cosa c’è scritto sull’etichetta del deodorante?
Spendiamo ogni anno milioni di euro in deodoranti e antitraspiranti, che applicati sulla pelle profumano il corpo, correggono gli odori o, nel caso degli antitraspiranti, ostacolano la sudorazione.
Il mercato offre un’incredibile varietà di scelta:
Deodoranti che durano fino a 48 ore, gli antimacchia, antitraspiranti, battericidi, batteriostatici, antienzimatici, assorbenti e antiossidanti. Abbiamo gli squeeze o i roll-on, gli spray no gas, il deodorante a sfera, lo stick o la crema.
Facili da applicare, i deodoranti hanno in genere un costo relativamente basso e sono facilmente reperibili.
Ogni deodorante ha però pro e contro da valutare.
Differenza tra deodorante e antitraspirante
C’è una sostanziale differenza tra deodorante e antitraspirante: il secondo è un farmaco.
Gli antitraspiranti hanno un effetto astringente: impediscono al sudore di fuoriuscire occludendo parzialmente i pori nelle aree del corpo su cui vengono applicati.
L’effetto e la durata variano in base alla formulazione del prodotto e alle esigenze. Si parte da un minimo di ventiquattro ore fino ad arrivare a un’efficacia lunga una settimana intera. Puoi praticamente smettere di farti la doccia!
In alcuni casi questo genere di composti a base di alluminio causano reazioni allergiche cutanee. È quindi molto importante determinare il proprio tipo di pelle per poter individuare l’antitraspirante appropriato.
L’uso prolungato comunque, specie in soggetti sensibili, potrebbe causare irritazioni, rossore e gonfiore nelle aree di applicazione.
È importante sapere che gli antitraspiranti non sono propriamente prodotti cosmetici, ma veri propri farmaci, utili in caso di iperidrosi. Anche se acquistabili in qualsiasi supermercato e senza prescrizione, il parere di un esperto prima dell’utilizzo è sempre necessario.
I deodoranti tradizionali sono semplicemente prodotti cosmetici.
Di solito sono efficaci per circa 8 ore, tendono a distruggere i batteri e/o coprire gli odori sgradevoli.
Fatti principalmente con alcol e profumi, sono ricchi di sostanze antibatteriche e sostanze assorbenti. Queste aiutano a ridurre il cattivo odore.
Quando evitare deodoranti a base di alcol
L’uso di deodoranti a base di alcol è altamente sconsigliato durante l’esposizione al sole. Favorisce lo sviluppo di inestetiche macchie cutanee. Un uso eccessivo di alcol tende inoltre a seccare la pelle causando irritazioni e rossore.
L’uso prolungato dei deodoranti può compromettere il naturale equilibrio fisiologico della pelle. Non dimenticate che prima di utilizzarlo è necessario lavare e asciugare per bene la pelle, altrimenti otterrete un effetto contrario alla freschezza desiderata.
In alcuni paesi molti deodoranti sono illegali
Poi ci sono i deodoranti che contengono triclosan. Un ingrediente vietato in alcuni paesi, come gli USA.
Finora gli studi non hanno classificato l’assoluto pericolo di questa sostanza, ma quel che si sa senza ombra di dubbio è che aumenta il rischio di allergie. Hanno inoltre riscontrato che favorisce lo sviluppo della resistenza ai farmaci antimicrobici ed è altamente inquinante.
Leggere con attenzione l’etichetta del deodorante è necessario per salvaguardare la nostra salute e l’ambiente
L’etichetta documenta una serie di informazioni utili per il consumatore. Riporta l’elenco degli ingredienti utilizzati, incluse le sostanze allergizzanti e la data di durata massima PAO (period After Opening), espressa in mesi.
Anche per l’etichetta del deodorante Vale la regola generale
Il primo ingrediente è quello presente in quantità maggiore, l’ultimo in quantità minore
Tra le sostanze da evitare nei deodoranti ricordiamo il propylparaben, il butylparaben e i parabeni in generale.
L’uso viene considerato sicuro dalle autorità competenti in piccole concentrazioni. La verità è che il rischio di esposizione è strettamente collegato alle dosi, e i parabeni sono presenti in quasi tutti i cosmetici. Il rischio di eccedere è concreto.
I parabeni sono conservanti efficaci ed economici, ma possono interferire con il sistema endocrino e i loro effetti estrogeno-simili potrebbero aumentare il rischio di carcinoma della mammella. Sono inoltre causa di dermatite da contatto nei soggetti sensibili.
Sorbati, benzoati, benzyl alcool, olii essenziali e acido deidroacetico sono tutte sostanze in grado di sostituire i parabeni. Queste però incidono parecchio sull’aumento dei costi di produzione e pertanto risultano poco usate nella filiera produttiva.
Anche usare prodotti con un involucro che impedisce il contatto con i microrganismi esterni aiuta a ridurre al minimo l’utilizzo dei conservanti.
Se per i parabeni vale un monito generale, scopriamo ora gli altri “nemici della salute” particolarmente diffusi nel deodorante:
Sono gas propellenti utilizzati nei deodoranti spray. Essendo sostanze volatili non creano problemi a contatto con la pelle, ma possono essere nocivi in caso di inalazione.
Lo abbiamo già incontrato nell’analisi etichette shampoo. Si tratta di un olio di silicone che funge da texturizzante, ampiamente utilizzato nei cosmetici.
Vi sono numerose scuole di pensiero riguardo questo ingrediente; tuttavia il suo effetto filmante ed occlusivo sembra favorire la formazione di acne e punti neri. Oltretutto, non è biodegradabile.
Funge da antistatico, emolliente, umettante, solvente e viscosizzante. Appartiene ai ciclosiliconi; sostanze volatili derivate dal petrolio e dal gas naturale.
Non dovrebbero creare problemi dermatologici perchè non penetrano nella cute e restano a contatto con la pelle solo per pochi secondi, ma possono risultare nocivi se inalati. Sono inoltre scarsamente biodegradabili e hanno effetti negativi sull’ambiente.
Utilizzato soprattutto negli antitraspiranti e nei deodoranti per impedire al sudore di fuoriuscire dai pori, non è stato classificato come cancerogeno.
È un sale d’alluminio che serve a restringere i dotti sudoripari. Per quanto riguarda la sua azione risulta piuttosto efficace. È uno dei più tollerati tra i sali di alluminio, ma può causare prurito e irritazioni in caso di pelle delicata e sensibile.
Lo abbiamo già incontrato nell’articolo in cui parliamo di etichetta del dentifricio.
Derivato dal petrolio è solubile in acqua. Utilizzato nei prodotti antigelo oltre che nei cosmetici, viene impiegato per rendere i cosmetici facili da applicare.
Può causare reazioni allergiche ed è un ingrediente altamente tossico, irritante per la pelle, gli occhi e le mucose. Assolutamente da evitare se si trova nei primi tre posti della lista ingredienti.
Si tratta di un tensioattivo cationico districante, tipico dei balsami per capelli. Ha un bollino rosso a causa della sua elevatissima tossicità per gli organismi acquatici.
Tende a migliorare la viscosità dei cosmetici. È uno stabilizzante, anch’esso molto tossico per gli organismi acquatici.
Anche questi ingredienti li abbiamo già incontrati nell’articolo dedicato all’analisi etichetta cipria.
Sono sostanzialmente fragranze sintetiche allergizzanti. Di origine naturale, potrebbero comunque essere riprodotte sinteticamente se non diversamente specificato in etichetta. Sconsigliato per pelle particolarmente sensibile o atopica.
Funge da umettante, possiede una buona biodegradabilità. Ma è piuttosto irritante sulla pelle.
Antistatico, emolliente e solvente si assorbe facilmente; è giallo solo per la possibile origine animale.
Si tratta di profumi di origine sintetica (se naturali, di solito è specificato), che possono causare irritazioni e allergie nonché problemi respiratori, e possono avere effetti negativi sul sistema riproduttivo.
Risulta altamente tossico per gli organismi acquatici
Emolliente, non è tossico, né irritante
Consiglio
È meglio optare per la cosmesi biologica certificata, ma sempre con un occhio all’etichetta
Scegliere prodotti privi di coloranti e profumi che tendono a lasciare macchie sui vestiti e irritare la pelle.
Attenzione anche ai conservanti.
Tra gli antitraspiranti naturali il più antico e conosciuto è l’allume di rocca che vanta proprietà astringenti. Va applicato sulla pelle umida, bagnando la pietra e strofinandola sulla pelle dopo la doccia. Gli effetti della pietra di allume durano per poche ore ma risultano efficaci.
In caso di pelle molto sensibile però, l’uso di antitraspiranti è altamente sconsigliato.
Tutto chiaro? Facciamo allora la prova del nove
Di seguito due etichette di deodoranti messe a confronto
La prima riguarda un famoso deodorante che non macchia i vestiti e privo di alcol. La seconda si riferisce ad un deodorante naturale biologico.
Qualche buona abitudine a proposito di deodoranti
Deodoranti e antitraspiranti possono risultare irritanti. Non vanno utilizzati sulla pelle irritata o lesa, nè prima di esporsi al sole. Smentita invece ogni relazione tra i sali di alluminio e tumore al seno.
Mai usare questo tipo di cosmetici nei bambini, e per inciso sono sconsigliati anche prima della pubertà.
5 consigli utili per l’utilizzo del deodorante
- Rispettate la frequenza di applicazione riportata sui prodotti, specialmente se avete scelto di usare un antitraspirante: andrebbe utilizzato sotto consiglio di un esperto, specie se la sudorazione è abbondante.
- Le ascelle depilate sudano meno: i peli favoriscono la proliferazione dei batteri che sono causa del cattivo odore. L’igiene personale quotidiana è fondamentale per contrastare i fastidiosi cattivi odori.
- Cercate di detergere le ascelle con acqua e un sapone delicato due/tre volte al giorno.
- Indossate abiti in tessuti naturali: quelli sintetici scatenano una sudorazione eccessiva.
- Nelle giornate più afose limita il consumo di alcol e caffeina: possono incrementare il sudore delle ascelle.
Segui la nostra rubrica Hai letto l’etichetta per capire bene cosa c’è scritto sulle etichette dei prodotti che utilizzi tutti i giorni.