Coronavirus in Italia: tra incertezze e paure si passa alla fase 3

Analizziamo la fase 3 del coronavirus in Italia e cerchiamo di capirne qualcosa in più.

In tutta Italia si è atteso il 18 Maggio, per la riapertura di tutte le attività commerciali bloccate dalla pandemia da due mesi a questa parte.

A meno che i dati epidemiologici non cambino in negativo all’improvviso, da oggi scattanno anche nuovi allentamenti per le libertà individuali.

Dopo i parenti, finalmente ci sarà l’opportunità di incontrare gli amici, ma con il divieto assoluto di creare assembramenti. Sarà anche possibile recarsi nelle seconde case, e finalmente anche la fatidica autocertificazione servirà solo per spostamenti tra Regioni.

Con la fase 3 del coronavirus in Italia si torna lentamente alla normalità

Anche con il coronavirus in Italia è difficile mettere d’accordo i vari attori che gestiscono il paese.

Da oggi si proverà a tornare ad una sorta di normalità, anche se contraddizioni, e poca chiarezza su alcune regolamentazioni, hanno creato diversi malumori tra Presidenti di Regione e Governo. Si sta cercando di trovare le soluzioni che permetterebbero di salvare il salvabile.

I bar e ristoranti stanno organizzando gli spazi adottando i rigidi protocolli sanitari per spazi e personale. Non mancano le divergenze di opinioni, soprattutto per i gestori di piccole attività che avranno difficoltà ad avere un numero di clienti che permetta la sopravvivenza dell’attività stessa.

Per centri estetici e parrucchieri che non potranno servire più di due clienti e dovranno sanificare dopo ogni prestazione, sarà quindi necessario prenotare. Per i negozi al dettaglio, saranno previsti orari scaglionati ed entrate controllate, con un limite di clienti per volta.

Dal 25 Maggio invece potranno ripartire anche le palestre. Bisognerà mantenere le distanze di almeno due metri, gli ingressi dovranno avere orari differenziati e controllati e dovranno dotarsi di termo scanner per il controllo delle temperature corporee degli utenti.

Sarà inoltre necessario prenotare le proprie ore, disinfettare e sanificare sempre attrezzi e spazi.

Insomma, se di normalità vogliamo parlare, meglio essere ben consapevoli che sarà una normalità tutta nuova.

Re-start, ogni regione italiana ha le sue regole

Le regole più stringenti in tema di aperture sono ovviamente per le Regioni più colpite dal covid-19. Lombardia e Piemonte ancora hanno numeri di contagi e decessi che richiamano a grande prudenza per non rischiare di chiudere tutto e tutti di nuovo.

Il Veneto riaprirà tutto il possibile, mentre Emilia Romagna e Toscana si stanno organizzando con prudenza e adottando le linee guide governative.

Nel Lazio anche si seguono le linee del governo, mentre la Campania continuerà a rendere obbligatorie le mascherine per tutti, salvo chi sta svolgendo attività sportive.

Coronavirus Italia

Quasi tutta Italia torna al lavoro, con nuovi protocolli di sicurezza da seguire

L’Italia è quindi è ripartita, con le dovute cautele e con un gran numero di regole e confusione, come da tradizione.
Esistono nuove regole in merito alla sicurezza sul lavoro, ma hanno un prezzo per i titolari delle attività e comunque non rappresentano una garanzia in termini di risultato.

Sappiamo bene che il Coronavirus corre veloce e che basta una leggerezza di poco conto per farlo esplodere nuovamente.

Intanto, anche se la situazione epidemiologica spinge all’ottimismo, bisogna tenere in considerazione che il numero dei contagi rimane ancora troppo alto e ancora peggio i decessi non accennano ad azzerarsi.

Stando così le cose, se la curva epidemiologica tornerà ad alzarsi, il governo tornerà a chiudere tutto, con previsioni catastrofiche per l’economia.

Se dovesse accadere, ci saranno conseguenze non trascurabili anche sulla situazione sociale e psicologica dell’intera nazione.

I numeri attuali del Coronavirus in Italia

In Italia il numero dei nuovi contagiati si è attestato poco sotto i mille al giorno. Ad oggi si contano 76.440 casi positivi totali.

Siamo lontani dalla situazione tragica di qualche settimana fa, eppure il numero dei deceduti è tornato a salire e la conta totale è di 31.368 morti.

I guariti attualmente sono 115.288. I Dati spingono tutti noi a considerazioni pratiche, che sono volte al rispetto delle regole di distanziamento e al continuare con le buone abitudini di igiene.

Dovremo convivere con il virus per tanto tempo ancora, quindi tanto vale approfittarne per interiorizzare le buone pratiche.

Uno stile di vita sano e equilibrato, riscoprendo la bellezza del mondo e del tempo che ci è concesso per vivere la migliore vita possibile, virus o non virus.

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