Halloween ha radici molto antiche

La sua origine si perde fra storia, mitologia e leggende d’ogni genere; le sue tradizioni hanno invece attraversato il mondo intero assumendo forme sempre diverse e pittoresche.

Ecco allora alcune cose che dovremmo conoscere a proposito di questa festa tanto amata quanto discussa, ma sempre piena di fascino ed energia.

1. La leggenda di Jack ‘O Lantern, l’irlandese che si prese gioco del Diavolo

halloween leggenda jack o lantern

Una delle storie magiche di Halloween più famose è quella di Jack ‘O Lantern, uno spiritello piuttosto dispettoso che riuscì a prendersi gioco del Diavolo.

Secondo la leggenda, in vita Jack era un avaro fabbro irlandese col vizietto della bottiglia; non certo uno stinco di santo insomma, perciò destinato a trascorrere all’inferno l’eternità.

La storia vuole che una sera in un pub Jack avesse incontrato il Diavolo, venuto per portarlo con sè; ma astutamente lo aveva ingannato, promettendogli la sua anima in cambio di un ultimo bicchiere.

Il Diavolo accettò dunque di trasformarsi in una moneta, per garantire a Jack quell’ultima bevuta: ma Jack anzichè usarla la mise nel borsello accanto a una croce d’argento, così da impedire al Diavolo di riprendere le sue sembianze.

Per farsi liberare, il diavolo gli promise allora che non avrebbe preso la sua anima per altri dieci anni.

E dieci anni più tardi, il diavolo si presentò nuovamente.
Jack lo ingannò di nuovo: gli chiese di raccogliere una mela su un albero prima di prendere la sua anima, e una volta che il Diavolo fu arrivato in alto incise una croce sul tronco per non farlo più scendere.

Alla fine, dopo un lungo battibecco, i due trovarono un compromesso: Jack avrebbe liberato il Diavolo e in cambio lui non gli avrebbe mai preso l’anima.

Ma Jack era stato un peccatore in vita, perciò non fu accettato in Paradiso.
Recatosi all’Inferno, anche il Diavolo gli negò l’accesso ricordandogli il patto sancito: Jack era condannato ad errare per sempre come anima tormentata.

Jack chiese pietà e almeno un po’ di fuoco per illuminare le tenebre dell’eternità.
Allora il Diavolo gli lanciò una brace; Jack la mise all’interno di una cipolla che utilizzava come lanterna, nel suo eterno vagare.

Ancora oggi, in Irlanda, l’anima dannata di Jack vaga per i campi, facendosi luce con la sua lanterna.

La zucca arrivò nella tradizione dei festeggiamenti quando nel 1845 una malattia della patata, la peronospora, condannò l’Irlanda ad una lunga carestia.
Per sfuggire alla povertà e alle epidemie in molti decisero di emigrare verso gli Stati Uniti. Gli immigrati Irlandesi importarono così Halloween nel Nuovo Mondo.

Pur avendo perso ogni significato religioso e spirituale, e avendo sostituito la cipolla con la zucca, il 31 ottobre diventò ben presto festa nazionale in America, e tutt’oggi rappresenta un’occasione per festeggiare e travestirsi.

2. Halloween vuol dire anche capodanno celtico: la leggenda degli spiriti sulla terra

capodanno celtico

Il 31 ottobre è una data importante nel calendario celtico: chiude l’anno e da il via ai festeggiamenti di Capodanno (Samhain).

Questa festività sanciva un momento cruciale dell’anno, ovvero la fine della luce (e dell’estate); il momento in cui, di fatto, la natura si ferma e muore, lasciando l’ultimo raccolto della bella stagione.

Bisogna ricordare che quello celtico era un popolo nomade di guerrieri e artigiani, ma soprattutto di agricoltori e allevatori: perciò in questa occasione usavano ringraziare gli spiriti per la loro generosità e per le scorte di cibo accumulate in vista dell’inverno.

La celebrazione di tale gratitudine prevedeva vestiti e maschere grottesche, lanterne e fuochi sacri; i colori simbolo della ricorrenza erano l’arancione (il colore della mietitura) e il nero (il colore del buio).

Secondo la leggenda, però, la notte del 31 ottobre rappresentava anche un particolare momento di transizione in cui veniva meno il confine tra il mondo dei vivi e il regno dei morti: così, poteva accadere che i vivi comunicassero coi morti e viceversa che questi ultimi potessero tornare sulla terra.

Proprio per questo, i celti praticavano molti rituali nel periodo di Halloween: un’usanza singolare era quella di illuminare i cumuli di pietre posti a protezione delle sepolture preistoriche con lunghe file di torce allineate, così da permettere ai defunti di trovare facilmente la strada.

Le famiglie usavano poi aggiungere dei posti vuoti a tavola, per coloro che li avevano lasciati nel corso dell’anno.

Sempre secondo la leggenda, alcuni spiriti ostili potevano tornare sulla terra per prendere i vivi, condurli verso mondi magici e intrappolarli lì per sempre. Da qui l’usanza di spegnere il camino durante la notte, così da rendere la casa inospitale, e di travestirsi con maschere spaventose per allontanare e spaventare questi spiriti.

3. Dolcetto o scherzetto? Ecco da dove viene il tormentone di Halloween

halloween

Non tutti lo sanno, ma la parola Halloween viene da All Hallows’ Eve, cioè, letteralmente, “Notte di tutti gli spiriti sacri”, che cade appunto nelle ore che precedono il giorno di Ognissanti.
Oggi per noi è normale che i bambini trascorrano Halloween vagando di casa in casa e recitando la filastrocca di “Thrick or Treat”, ma in verità le origini di questa usanza sono tutt’altro che divertenti.

Anzitutto, in questo caso l’Irlanda proprio non c’entra: secondo la tradizione, furono i primi cristiani europei ad aver dato origine a “Dolcetto o Scherzetto” nel corso dell’epoca medievale. Sembra che fossero soliti, nella notte del 31 ottobre, bussare presso le abitazioni mendicando dolcetti in cambio di qualche preghiera in onore dei defunti cari alle famiglie.

Chi non offriva loro qualcosa, per contro, avrebbe ricevuto l’augurio di cattiva sorte. Da qui l’origine della minaccia (oggi nella sua accezione simpatica) in caso di mancato dolcetto.

Halloween e la Chiesa: storia di una festa che resiste a tutto

Furono il Cristianesimo e la Chiesa a identificare questa festività come “notte delle streghe”. Gli antichi Romani giunti in Irlanda tentarono in molti modi di cristianizzare il popolo celtico. Incontrarono una certa resistenza di fronte alle feste legate alla notte di Halloween.

Ecco perché nel settimo secolo Papa Gregorio III spostò la celebrazione di Ognissanti dal 13 maggio al 1 Novembre, cui seguiva il giorno dei morti il 2 Novembre. L’intento era quello di sostituire le tradizioni celtiche con quelle cristiane.

Questa vicinanza fra santità e lutto ne rinforzò invece il valore popolare e tutte le credenze d’origine.