Nuove disposizioni coronavirus: è partita la fase 2
Tanti i dubbi riguardo le nuove disposizioni sul coronavirus emesse dal governo. Cerchiamo di capire cosa possiamo o non possiamo fare.
Dopo quasi due mesi di lockdown totale in tutta Italia, a partire da oggi comincia finalmente la seconda fase del contrasto al coronavirus, che dovrebbe portare l’Italia verso la ripartenza civile ed economica.
Ma anche stavolta le polemiche non mancano. C’è stata forse poca chiarezza nello spiegare le nuove disposizioni per il contrasto al coronavirus. Troppe le incongruenze e le contraddizioni nell’elencare ai cittadini cosa effettivamente possono o non possono fare.
Una mancanza di chiarezza che alimenta confusione e paure.
Cosa cambia con le nuove disposizioni: legami fra congiunti
Una delle disposizioni che ha suscitato maggiori perplessità è quella che riguarda gli incontri sociali tra i cosiddetti congiunti. Pensate che nelle FAQ relative alla fase 2 sul coronavirus il governo ha dovuto chiarire a più riprese che saranno consentiti solo gli incontri tra coloro che hanno stabili legami affettivi.
E fra questi non sono contemplati gli amici, nonostante il viminale abbia citato una sentenza di cassazione del 2014. Tale sentenza definisce i legami affettivi oltre che parentali come “relazioni di durata significativa e comunanza di vita e affetti”, in altre parole amicizie strette.
Insomma, non vi sono chiare e definitive affermazioni in merito. Si possono incontrare parenti fino al sesto grado di parentela, e gli affini fino al quarto grado (ad esempio i cugini del coniuge).
Secondo il nuovo decreto, va considerato come stabile legame affettivo quello fra i partner conviventi o legati da unioni civili, ma anche per fortuna quello fra fidanzati. Questi potranno rivedersi dopo due mesi di lontananza forzata.
Anche a questo proposito il governo è dovuto intervenire più volte per chiarire la questione.
Nuove disposizioni coronavirus: le attività motorie all’aperto
Ma fra le FAQ della fase 2 c’è un altro nodo tanto discusso: l’attività motoria lontano dalle proprie abitazioni.
Di nuovo però non mancano le contraddizioni in merito. Intanto, non in tutte le Regioni le disposizioni partiranno dal 4 Maggio, per il Lazio ad esempio le attività motorie potranno riprendere dal 6. Meglio quindi verificare prima attraverso i canali ufficiali regionali.
Spostamento fra regioni: chi può farlo
C’è poi la questione che più spaventa, quella relativa agli spostamenti tra Regioni. Potrà rientrare nella propria regione chi è rimasto bloccato altrove all’inizio del lockdown (ad esempio gli studenti fuori sede), previa comunicazione ufficiale alla propria ASL di appartenenza.
Va da sé che si può uscire dalla Regione solo una volta per il motivo di cui sopra. Rimane invece invariato il divieto di raggiungere la seconda casa, se situata in altra Regione rispetto al proprio domicilio.
Le nuove disposizioni sul coronavirus riguardano anche i parchi pubblici e le aree giochi per bambini
Vengono finalmente riaperti parchi e aree giochi per permettere ai bambini di riprendere a giocare fuori casa ma sono vietati gli assembramenti, in luoghi pubblici e anche privati.
Sono permesse le passeggiate con i bambini, che sotto i sei anni non hanno obbligo di mascherine. Un piccolo passo in avanti per dare la possibilità ai bambini di cominciare a riappropriarsi delle abitudini abbandonate l’11 Marzo scorso tenendoli segregati in casa, senza nessuna possibilità di sfogo all’aperto.
Sono consentiti anche gli spostamenti in auto e mezzi pubblici, mantenendo comunque le distanze di sicurezza. In auto non sono consentite più di due persone, quindi il guidatore e il passeggero, che deve sedersi nei sedili posteriori.
Le nuove disposizioni sul coronavirus per le attività lavorative
Vanno mantenute le distanze di due metri e gli obblighi di usare mascherine, in tutti i luoghi pubblici e negli esercizi commerciali. A tal proposito, riprenderanno le attività commerciali come bar e ristoranti ma solo per consegne a domicilio e take away.
Le attività produttive industriali dovranno ovviamente garantire la sicurezza dei lavoratori assicurando idonei livelli di protezione negli ambienti di lavoro come previsto dai protocolli.
Nonostante i tanti annunci del governo per quanto riguarda gli attesi aiuti economici per il coronavirus, risultano esserci ancora ritardi e tempi burocratici troppo lunghi per i tanti commercianti e imprenditori che hanno subito due mesi di chiusura forzata. Migliaia di attività non riapriranno.
Al vaglio restano varie ipotesi di indennizzo a fondo perduto, ma le lungaggini burocratiche non vanno d’accordo con le gravi esigenze economiche della piccola e media imprenditoria.
Anche sul fronte agli aiuti economici alle famiglie in difficoltà, il governo sta ancora decidendo diverse soluzioni di aiuto, e ancora una volta il fattore tempo non si accosta alla reale esigenza dei cittadini in difficoltà.
Le nuove disposizioni sul coronavirus ci dicono che le scuole resteranno chiuse
Per quanto riguarda la scuola, si è ormai capito che non c’è margine di apertura fino a Settembre, con la speranza che il governo sia in grado di garantire la sicurezza degli alunni e docenti.
Una sicurezza che ad oggi non può essere garantita per i tanti limiti che la scuola italiana negli anni ha accumulato e che in pochi mesi risulta impossibile colmare.
Con le nuove disposizioni sul coronavirus torneranno al lavoro circa 4 milioni di persone e la paura di una seconda imponente ondata di contagi è grande.
Si fa sostanzialmente affidamento al senso civico degli italiani, che dovranno convivere ancora con regole restrittive anche se meno pressanti.
Dal 17 Maggio riapriranno anche centri estetici e parrucchieri e saremo allora nella fase di ritorno alla (quasi) completa normalità.
Ma detto fra noi, con il covid-19 ancora in circolazione, la raccomandazione che sentiamo di fare è iniziare a vivere, si, ma con le dovute accortezze.