Aggiornamenti coronavirus 29 Maggio: l’attuale situazione in Italia e nel mondo
La situazione in Italia
In questo post tratteremo un argomento molto seguito dai nostri lettori che tocca il tema Coronavirus e aggiornamenti nel mondo.
La fase 2 è cominciata già da qualche giorno in Italia e la situazione sembra essere tutto sommato positiva.
I malati sono scesi sotto le 50.000 unità, meno di 500 persone si trovano in terapia intensiva e 150.604 sono i guariti.
Il totale dei decessi è di 33.142. Attualmente vi sono 47.986 persone risultate positive per un totale di 231.732 persone che hanno contratto il virus dall’inizio della pandemia.
Come abbiamo visto dai passati aggiornamenti sul coronavirus, la maggior parte dei contagi riguardano le Regioni del nord Italia, in particolare Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
Dalla Toscana alla Sicilia per fortuna i numeri sono incoraggianti, sia per i contagi che per i deceduti. Nel Lazio i nuovi positivi sono 18, in Toscana e Campania solo 4 i nuovi casi, in Umbria, Calabria, Sardegna e Basilicata nessun nuovo caso registrato, in Puglia 2 e in Molise 2.
Coronavirus: aggiornamenti dal resto del mondo
Nel resto del mondo il numero di contagiati totali è di 5.556.679 con un totale di 351.866 deceduti.
Gli aggiornamenti sul coronavirus più preoccupanti ci arrivano dalla Russia (387.623) e Brasile (438.812) dove continuano a salire i numeri di contagi. Anche paesi come Messico (81.400), Cile (86.943) o i paesi del sud-est asiatico stanno vivendo una fase critica, con un notevole aumento dei casi.
Sono ancora gli Stati Uniti a registrare il numero più alto di contagi e morti per coronavirus. Gli ultimi aggiornamenti sul coronavirus in America rilevano 1.658.896 casi e quasi 100.000 morti. Numeri ancora importanti che rimandano al futuro il ritorno ad una normale esistenza.
Aggiornamenti coronavirus in Italia: i numeri incoraggianti non ci liberano dall’ oppressione della paura
I nuovi aggiornamenti sul coronavirus ci dico che i numeri in Italia cominciano ad essere incoraggianti, ma ciò che accade nel mondo non ci libera dall’oppressione della paura nei confronti del coronavirus.
Per i prossimi mesi dovremo imparare a convivere con il pericolo di contagiarsi.
Misure ferree regolamenteranno le nostre esistenze ancora per molto, sia in ambito lavorativo che sociale.
Recenti studi descrivono bene il malessere psicologico che le persone stanno vivendo dopo quasi due mesi di reclusione domiciliare.
Ovviamente le vittime maggiori sono i soggetti più fragili come bambini, anziani e immunodepressi.
I bambini rischiano di non saper gestire i cambiamenti che stanno modificando le certezze costruite come la scuola e le relazioni sociali. Il ritiro sociale insieme alla convivenza forzata hanno determinato pesanti cambiamenti nella vita degli individui.
Cambiamenti che, insieme alla perdita del lavoro e della libertà, hanno causato sofferenza e confusione. Notevoli gli aumenti delle problematiche psicologiche nel gestire la nuova realtà che siamo, nostro malgrado, costretti a vivere.
Il rischio di sviluppare disturbi mentali o peggiorare problemi già in atto è alto e già ampiamente diffuso.