A Londra spuntano i “city trees” per combattere lo smog in città
Definito “assassino invisibile”, l’inquinamento atmosferico rappresenta un rischio molto serio per la nostra salute e, ovviamente in senso generale, quella ambientale.
Dalle grandi città alle località più piccole, l’allarme di sforamento di co2 è ormai notizia all’ordine del giorno: i rischi per la salute sono in aumento, e in aumento sono anche le vittime dell’inquinamento atmosferico.
Si stima che malattie come insufficienza renale, setticemia, infezioni urinarie, varie malattie della pelle e occlusioni intestinali, solo per citarne alcune, siano tutte patologie legate all’inquinamento e alle polveri sottili che giornalmente respiriamo.
Dalla Germania arriva una soluzione creativa per ripulire l’aria in città
Una start up tedesca, la Green City Solutions, ha progettato e ideato i “City Trees”, tecnologici muri verdi che fungono da filtri biotecnologici: assorbono le sostanze inquinanti e purificano l’aria.
Alimentati con energia solare, i “city trees” sono muniti di un serbatoio in grado di fornire autonomamente acqua piovana e nutrienti alle piante del pannello.
Queste strutture di circa 3,5 metri quadrati riescono ad assorbire l’equivalente di circa 275 alberi, con il vantaggio che non impiegano decine di anni per crescere e non occupano lo stesso spazio.
Il muschio e i licheni utilizzati per queste installazioni hanno un’alta capacità di filtrare le polveri sottili, l’ossido di azoto e l’anidride carbonica, molto più di qualsiasi altra pianta.
In Italia come in generale nel mondo, sono innumerevoli i solleciti che invitano la politica a supportare progetti e proposte che mirino ad abbassare i livelli di polveri sottili. Evidentemente però i tempi della politica non si traducono in soluzioni sufficientemente veloci.
Le misure adottate da singole azioni di chiusura o limitazioni del traffico non bastano più: se si ferma il traffico, non è che le industrie inquinano di meno.
Le grandi città si organizzano in modo autonomo e discontinuo, il più delle volte non prendendo nemmeno in considerazione le linee guida dei vari Ministeri preposti o i protocolli di Agenzie Internazionali (dall’ONU, alla stessa Comunità Europea).
La verità è che a questo punto abbiamo necessità di azioni concrete da parte di ognuno di noi, singolarmente.
Ogni essere umano è chiamato ad una guerra che ormai è personale, riguarda ognuno di noi… Il premio per la vittoria?
La sopravvivenza del genere umano e soprattutto una nuova consapevolezza verso il pianeta.
La natura si autorigenerà sempre, cambierà forma, si evolverà in qualche modo, ma non si estinguerà.
Una facoltà che la razza umana non ha.