La fase 2 del coronavirus prevede una graduale riapertura, ma dobbiamo prestare molta attenzione
La fase 2 del coronavirus parte dal 4 Maggio, dunque, si comincerà a rimettere in moto il Paese. Già dal 27 Aprile le aziende che avranno i requisiti potranno riaprire. Sono ancora molti i dubbi e le paure legati alla fase 2, vediamo quando e come si ripartirà.
Il governo ha finalmente annunciato che il prossimo 4 Maggio cominceranno a ripartire le filiere produttive. In realtà per la maggior parte hanno continuato a lavorare grazie ai permessi prefettizi, anche nelle regioni più colpite dal coronavirus.
Finalmente si potrà uscire per una passeggiata o per fare sport anche se con regole che non permetteranno assembramenti. Bisognerà abituarsi per molto tempo all’uso di mascherine, guanti e ad altissimi livelli di pulizia.
Per le persone anziane il consiglio del Ministero è quello di continuare a stare il più possibile a casa e limitare i contatti. Le fasce giovani non potranno fare gruppi di più di tre persone. Insomma una falsa ripartenza che tiene conto più dei servizi che fanno il PIL che dei rapporti umani che da quasi due mesi sono praticamente cessati.
Anzi peggiorati, visto il crescere di malumori e nervosismi per chiunque fosse stato avvistato passeggiare anche se in solitudine. Dovremo fare i conti con un rientro alla realtà che dopo settimane di clausura ci proietterà in una dimensione diversa.
Ripartiremo con cautela
La ripartenza sarà graduale e differenziata per Regioni. Tutto dipenderà dall’andamento dei contagi, ma secondo i piani del governo da Maggio torneranno al lavoro circa tre milioni di italiani.
Questo pone un quesito che riguarda il 53% dei genitori, a chi lasciare i figli visto che le scuole rimarranno chiuse? I bonus non basteranno e ad oggi in realtà non vi sono risposte certe ad un problema che prevediamo diventerà fonte di pensieri e preoccupazione.
L’ attenzione è rivolta anche alle decisioni che riguardano l’uso dei mezzi pubblici soprattutto nelle grandi città. Sono diverse le proposte, ma ad oggi non vi sembra ci sia una linea chiara che dovrà essere comunque adottata entro il 4 Maggio. Il rischio è altissimo.
Per la riapertura di parchi pubblici, sarà necessario adottare le misure di distanziamento e l’uso scaglionato sia degli spazi che dei giochi. Questo sarà difficile farlo capire ai bambini, naturalmente refrattari a regole di distanziamento sociale. Si potrà tornare a passeggiare e correre, ma in solitudine o distanziati e sempre con l’obbligo di mascherine e guanti.
Ma il tema più controverso legato alla fase 2, è l’uso dell’applicazione “immuni”, che il governo invita ad installare sugli smartphone. Servirà per monitorare gli spostamenti, e mappare la diffusione del covid- 19.
Anche se non sarà obbligatorio, va chiarito che in assenza dell’applicazione, sarà necessario munirsi di autocertificazione per spostarsi (sarà in arrivo una nuova autocertificazione?). Le critiche sono ovviamente rivolte alla questione della privacy, e dell’effettiva efficacia dei controlli per azzerare i contagi.
Insomma una ripartenza con tanti dubbi e poche certezze. La speranza però rimane una certezza inattaccabile, e la nostra è che quanto prima si possa finalmente tornare alla piena normalità sapendo il virus un ricordo terribile ma lontano.