Scopriamo insieme tutte le proprietà benefiche del Tarassaco, come utilizzarlo, quando e come raccoglierlo.
Il tarassaco (Taraxacum Officinale), anche noto come dente di leone, appartiene alla famiglia delle Asteracee ed è una comunissima pianta erbacea perenne.
Le foglie, riunite a rosetta, hanno un margine dentato; gli steli sono privi di foglie mentre i fiori si presentano sotto forma di capolini gialli e i frutti sono acheni di forma ovale.
Componenti principali del Tarassaco
Alvoli triterpenici, steroli, vitamine A, B, C, D, tiamina, acido nicotinico, inulina, acido palmitico, oleico, linoleico, levulosio, acido caffeico e flavonoidi nelle foglie.
Le proprietà del Tarassaco
Epatoprotettivo, antinfiammatorio e disintossicante, il tarassaco ha un’azione diuretica e purificante, il che lo rende ideale per contrastare cellulite, ritenzione idrica e ipertensione.
Risulta utile per contrastare il mal di testa, il colesterolo alto e la stitichezza.
Le foglie di tarassaco sono ricche di beta-carotene, vitamina C, ferro e calcio.
Le parti utilizzabili del Tarassaco
Del Tarassaco possiamo utilizzare quasi tutto: Fiori, foglie e radici.
Periodo di raccolta del Tarassaco
Il periodo ideale per la raccolta delle foglie di Tarassaco è da ottobre a giugno (prima della fioritura), ma trattandosi di una pianta perenne è reperibile durante tutto l’anno.
Anche i fiori sono sempre disponibili, ma il periodo migliore per la raccolta è dalla primavera alla fine dell’estate. Le radici invece vanno raccolte in primavera.
Reperibilità del Tarassaco
Diffusa nei prati e nei campi incolti di tutta l’Italia, spesso risulta infestante.
Il tarassaco è una pianta perenne e molto semplice da coltivare, predilige zone soleggiate e si può coltivare anche in vasi larghi e profondi.
La radice di tarassaco essiccata è facilmente reperibile in erboristeria.
Come si raccoglie il Tarassaco
Scegliere prati lontani da fonti di inquinamento. Del tarassaco si usa praticamente tutta la pianta.
I fiori si raccolgono appena aperti, i boccioli invece prima che sboccino.
Anche la radice del tarassaco è commestibile, è necessario scavare in profondità, e estirpare la pianta. Si può consumare cruda, o procedere con l’essiccazione.
Come si conserva il tarassaco
Le foglie possono essere essiccate all’ombra e conservate in contenitori di vetro ben chiusi; potete anche scegliere di lessare le foglie e congelare. Il rizoma va essiccato invece al sole e conservato sempre in contenitori di vetro ben chiusi in un luogo fresco e asciutto.
Il Tarassaco per uso alimentare
Le foglie più giovani sono ottime nell’insalata, quelle più grosse cotte da sole o insieme ad altre verdure. I boccioli sono ottimi sott’aceto. Le radici tostate rappresentano una buona alternativa al caffè. I fiori vanno aggiunti a misticanza, nei risotti o nelle torte salate.
Controindicazioni
Non indicato in caso di ulcere, gastrite e calcoli biliari; non usare insieme a farmaci antinfiammatori non steroidei.
Curiosità
In gergo il tarassaco è conosciuto come “piscialetto”, per via delle sue proprietà diuretiche.