Ultimo Aggiornamento:
Malva Silvestris: una pianta erbacea con numerose proprietà benefiche.
La Malva prende il suo nome dal greco”Malthachizo” che significa ammollare, quindi Malva perché ammorbidisce le cavità.
La Malva è una pianta erbacea perenne comunissima allo stato selvatico. Ha una radice a fittone, polposa. Presenta un fusto eretto con foglie pentalobate con i lobi dal margine dentellato. I fiori si colorano di viola e sono riuniti in grappoli. La pianta è eliotropica cioè segue il sole. Le foglie ed i fiori sono utilizzati cotti o crudi nelle insalate e nelle zuppe, come infuso se secche e come decotto se fresche.
Le parti utilizzabili della Malva:
Foglie, fiori e le radici essiccate all’ombra
Periodo di raccolta della Malva:
Fiori e foglie vanno colti ad inizio primavera mentre le radici in autunno.
Componenti:
Mucillagine contenente acido galatturonico. Metil pentosi. Vitamina A, B1, B2, C, E, acido clorogenico, acido caffeico, flavonoidi, antociani.
Reperibilità della Malva:
Cresce in tutta Italia fino a 1600 mt. Prati e margini delle strade ne sono ricchi.
Come si raccoglie la Malva
I fiori devono essere raccolti prima della completa sbocciatura.
Come si conserva
La malva va essiccata e conservata in un vasetto di vetro. Il tempo di essiccazione è di circa 24 ore.
Proprietà e utilizzo
Per il suo alto contenuto di mucillagini, la Malva possiede un’azione emolliente e antinfiammatoria nelle mucose del cavo orale, dell’apparato intestinale e respiratorio. Presenta le stesse indicazioni dell’Altea ed è molto utile nelle gastriti, enteriti, coliti, cistiti, gengiviti, ascessi dentari e parodontopatie. É anche indicata come anti congiuntivale e nelle infiammazioni oculari.
La Malva per uso alimentare
In cucina i fiori di malva si prestano per essere pastellati, per essere aggiunti nei risotti e per colorare le insalate.
La Malva contro il raffreddore, catarro persistente, tosse e mal di gola
Bere quattro tazze di infuso di malva al giorno. L’impacco locale con decotto è utile nella cura delle emorroidi.
Curiosità
A Pietrapertosa, quando ci si pungeva con l’ortica, vi era l’usanza di strofinare foglie di Malva sulle parti interessate e recitare fino alla scomparsa del dolore questa invocazione: “Trasi marva e n’essi ardica”.
Controindicazioni
É sconsigliato l’uso in caso di intolleranza ai componenti della pianta.
Rispondi